Scoprire tesori paesaggistici, artistici ed enogastronomici di un territorio unico
La gamba è dura, la coscia tira e il polpaccio è un fascio di muscoli e tendini che già nella mente mi rievoca un cordone di canapa teso fino allo spasmo, anzi, mi sembra quasi di sentire il lamento scricchiolante dei fili intrecciati in massima trazione. Eppure niente, si calca di nuovo il piede e si fa un’altra pedalata, il volto in quel momento concentrato sulla strada in salita, non più di un paio di metri avanti a me.
Mi chiamo Attilio Carraro, sono amministratore e contabile dell’Hotel Terme Orvieto di Abano ma, come avrete intuito, una delle mie grandi passioni è la bicicletta. Lavoro con i numeri, con le carte, con le pratiche, e di sicuro non mi dispiace anche perché è il mio ruolo all’interno di un’attività di famiglia. Certo, però, appena ne ho l’occasione prendo la mia bici, da corsa o mountain bike a seconda dell’ispirazione del momento, monto in sella e imbocco i sentieri che attraversano i miei amati Colli Euganei.
Ah, se siete passati, anche solo di sfuggita, avete un’idea della bellezza rasserenante di quelle splendide distese di natura viva e cangiante! Il verde s’accende in primavera, inerpicandosi ardito sui promontori, e fa bella mostra di sé durante tutta l’estate, s’abbronza quasi, tanto da ingiallire e imbrunirsi in autunno, quando i colori si mescolano in intrecci d’oro e amaranto. Uno spettacolo che gli occhi non riescono a contenere, e che son costretti a far discendere verso l’anima, ben più capiente.
Piste ciclopedonali dei Colli Euganei: Sport e Natura
In tutto quest’arco delle stagioni miti, comunque, le piste ciclabili di quell’angolo incantato sono probabilmente il mezzo che preferisco per entrare in contatto con le molte virtù del territorio aponense. Lo sport, l’atto fisico volto a costruire un legame con l’ambiente naturale tutt’intorno; lo spostamento, l’itinerario condotto alla velocità giusta, quella adatta a raggiungere i diversi magnifici borghi e monumenti e a concedersi il tempo di visitarli, fusione di arte e storia che crea un filo diretto tra noi e un illustre passato; e ancora il tour enogastronomico, esplorazione affascinante della cultura dei sapori tipici di un luogo che, a livello di prodotti alimentari, gioca senza dubbio nella massima serie.
Per quanto riguarda la geografia e l’interazione con essa, c’è da dire che da ormai sei anni, dal 2012 per la precisione, è stato inaugurato l’Anello dei Colli Euganei, contrassegnato dalla sigla E2, e percorribile, volendo, in un solo giorno. Ci vogliono circa 4 o 5 ore di pedalata rilassata per coprire i 63 chilometri che si articolano tra pianura e collina, ma nulla vieta di godersela con più calma, magari sostando nei diversi punti d’interesse.
Sui Colli Euganei si ha a che fare con un percorso vario, adatto a tutti i generi di ciclista e alle pedalate in famiglia, ci sono sentieri molto dolci nei diffusi tratti pianeggianti, così come strappi che si fanno interessanti e vere e proprie rampe dove è meglio non perdersi in chiacchiere con i compagni d’impresa, risparmiare il fiato, alzarsi sulla sella e riversare dritta sui piedi tutta l’energia che si conserva, premendo a fondo.
Un territorio tutto da scoprire, metro per metro, salita dopo salita
La salita del Monte Venda dalla Cingolina è, ad esempio, moderata, panoramica o immersa tra gli alberi a seconda dei momenti, e si stende lungo il pendio del più alto tra i Colli Euganei (601 mt).
Quella alla cima del Monte della Madonna, invece, è decisamente altra storia: se lungo la salitella che conduce a Teolo c’è ancora chi ha voglia di gareggiare con gli altri, una volta passata la Parrocchiale, quando si affronta il primo ripido tornante, le fauci si serrano, i denti si digrignano e parte davvero la sfida con l’altura! Impareggiabile, però, la soddisfazione di tergersi la fronte una volta completato il passaggio, quando a 530 metri lo sguardo può posarsi sull’alternarsi di colli e pianori che disegna un panorama che davvero scalda il cuore. Piacevolissimo il sentiero che conduce al Roccolo, una delle località più suggestive della zona che prende il nome da una tradizionale costruzione venatoria che veniva utilizzata per catturare gli uccelli, e di bellezza prepotente il chiaroscuro che in cui ci si muovendo procedendo lungo il Sentiero del Monte Fasolo, viaggio ai limiti del racconto favolistico nel suo coniugare aperture inondate di luce e tratti immersi nelle foreste di carpini, frassini e roverelle.
Osservando la zona dei Colli Euganei, dove ho la fortuna di vivere, lavorare e muovermi, si ha come l’impressione che qualcuno di veramente, veramente grande abbia per errore spezzato un’immensa collana e abbia sparso delle perle qua e là tra prati, campi, colline, fiumi e ruscelli.
Enogastronomia euganea, ovvero come recuperare energie dopo la pedalata!
A questo punto della gita, però, sento anch’io che è il caso di fare una breve sosta rilassante: le bellezze fenomenali di natura rinfrancano lo spirito, ma non distendono i muscoli ormai un po’ contratti!
Nulla di cui preoccuparsi: tutt’intorno all’area dei Colli Euganei su cui l’Hotel Terme Orvieto affaccia non mancano percorsi enogastronomici ricchi di stazioni di sosta ideali. Tra enoteche, agriturismi, ristoranti e tenute vitivinicole c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove tirare un po’ il fiato, assaporando i prodotti di un territorio tanto generoso nelle eccellenze estetiche quanto in quelle che deliziano il palato. E allora che aspettiamo? Appoggiamo la bicicletta allo steccato, togliamo il caschetto, sediamoci su una panca in rovere intiepidita dal sole, beneficiando della frescura che s’alza dai filari di vigne, e chiediamo un bel tagliere di schegge di grana, sopressa veneta e un bicchiere di prosecco: ve lo garantisco, da appassionato di bici da decenni, dopo una bella faticata non c’è Polase che tenga, parola di Attilio!